26 marzo 2014
Cronaca
Centinaia di romani derubati. 49 cooperative edilizie coinvolte. Una truffa da 200 milioni di euro. Sono i numeri della più vasta frode immobiliare romana passata alla storia come la truffa coop casa Lazio.
I fatti risalgono a circa 10 anni fa quando 2mila e 500 persone versarono anticipi e mutui mensili per la costruzione di appartamenti: soldi per case che solo dopo l'intervento della magistratura hanno visto la luce.
Oggi si aggiungono altri numeri alla vicenda - in sede giudiziaria - con la richiesta delle condanne per i presunti responsabili, accusati di aver distratto contributi pubblici e le somme versate con grave danno economico e morale per chi sperava di avere una casa. Gli imputati rischiano un totale di 32 anni di carcere con l'accusa di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, usura, truffa, favoreggiamento, simulazione di reato e occultamento di atti. In particolare per il presidente del consorzio Emilio Francesco Falco il pubblico ministero ha chiesto la condanna più pesante: 8 anni e 8 mesi di carcere.
La prossima udienza del processo è fissata per il 2 aprile con l'intervento degli avvocati di parte civile.