23 settembre 2014
Cronaca
Confermato dalla Cassazione il
sequestro di 400 mila euro ad Arturo Artadi, l'autista di
Alberto Sordi - l'attore romano morto nel 2003 - accusato di
aver raggirato Aurelia Sordi, la novantacinquenne sorella
dell'attore. La Suprema Corte ha anche confermato, a carico
dell'autista, il divieto di avvicinarsi alla casa dei Sordi e di
comunicare con la signora Aurelia. Inoltre, la V Sezione penale
della Cassazione, oltre ad aver respinto il ricorso di Arcadi
contro le misure cautelari disposte dalla Procura di Roma, ha
anche confermato il congelamento preventivo di circa diecimila
euro e di altri diciottomila euro rispettivamente al notaio
Gabriele Sciumbata e all'avvocato Francesca Piccolella. Si
tratta del denaro che i due professionisti avevano incassato
come parcella per aver stipulato l'atto di donazione da
quattrocentomila euro a favore di Artadi, che era a conoscenza
dell'infermità mentale di Aurelia Sordi. Per quanto riguarda
Sciumbata e Piccolella, infine, la Suprema Corte ha annullato
con rinvio per nuovo esame la misura del divieto temporaneo di
esercitare la professione per due mesi. E' stata dunque, per la
maggior parte, confermata l'ordinanza cautelare emessa dal
tribunale del riesame di Roma lo scorso 13 marzo. La scorsa
settimana, la Procura di Roma, in particolare il pm Eugenio
Albamonte, aveva chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone
indagate in questa vicenda con l'accusa di circonvenzione di
persona incapace e ricettazione.