25 febbraio 2014
Cronaca
Alle 12 conferenza stampa dei sindacati dei lavoratori del teatro dell'Opera:Il sindaco Ignazio Marino potrebbe procedere alla liquidazione del Teatro dell'Opera nel caso in cui dovesse saltare la prima della Manon Lescaut diretta da Riccardo Muti a causa di un'agitazione sindacale. È quanto si apprende dal Campidoglio. A protestare contro il piano di rientro presentato dal nuovo sovraintendente del teatro Carlo Fuortes dopo l'adesione alla legge Bray votata dal cda prima di Natale (piano che prevede prepensionamenti) sono le rappresentanze sindacali aziendali Slc Cgil, Fials Cisal e Libersind Confsal, che domani terranno una conferenza stampa per denunciare quello che definiscono "il grave progetto di destrutturazione e di declassamento del teatro". I sindacati nei giorni scorsi hanno garantito la presenza alle prove generali della Manon Lescau ma non la presenza alla prima di giovedì. E l'eventuale annullamento della prima diretta da Riccardo Muti, secondo il Campidoglio, rappresenterebbe un grave danno per il teatro e uno stop al piano di risanamento. Un'eventualità, questa, che in base alla legge Bray consentirebbe al Cda e al sindaco Marino dunque di procedere alla chiusura del Teatro dell'Opera. Uno scenario che in Campidoglio viene considerato solo come extrema ratio, e che se dovesse diventare realtà imporrebbe di avviare una selezione internazionale per la gestione del Teatro di piazza Beniamino Gigli.