20 novembre 2014
Cronaca
Una camionetta della Polizia e agenti davanti alle entrate della sala principale e del Piccolo, mentre all'interno, in ufficio, ci sono l'ufficiale giudiziario. È in corso da stamattina l'accesso dell'ufficiale giudiziario per lo sfratto dal Teatro Eliseo della gestione artistica della famiglia Monaci, richiesto dalla proprietà, l'Eliseo Immobiliare. Impossibilitati a entrare in teatro, alcuni lavoratori, circa una ventina, si sono raccolti a via della Consulta, davanti all'ingresso degli uffici. Qui hanno avuto un colloquio con l'attore Luca Barbareschi, che a fine ottobre aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con la proprietà per prendere in gestione l'Eliseo. Interpellato, Barbareschi non ha voluto commentare, limitandosi ad annunciare: "Diremo tutto in una conferenza stampa. Quando? Vi avviseremo", per poi entrare in teatro. "Siamo venuti qui, e abbiamo trovato le forze dell'ordine davanti all'entrata - spiega Paolo Scarinci, direttore amministrativo della Eliseo Teatro - Speriamo in una soluzione in tempi brevi, per garantire la continuità del teatro e dei lavoratori". Del colloquio con Barbareschi, offre una versione Nadia Stefanelli, della segreteria della Slc-Cgil di Roma e del Lazio: "Barbareschi ha detto a tutti i presenti che ha intenzione di chiamare tutti i lavoratori per un incontro. Noi chiediamo che al tavolo ci siano anche i sindacati per ragionare sulla continuità occupazionale e sul progetto futuro del Teatro". Sullo sfratto, precisa: "Preferivamo un passaggio meno traumatico, per arrivare a un'altra realtà, mentre da oggi i lavoratori rischiano di vedersi recapitare le lettere di licenziamento. Sia chiaro, non abbiamo mai preferito un'opzione di gestione a un'altra". Al momento, davanti agli uffici sono in attesa anche gli attori degli spettacoli dell'Eliseo Bambini, previsti stamattina.