Tangenti: ispettori Entrate; 50mila euro per ok a verifiche
17 ottobre 2014
Cronaca

Una tangente da 50mila euro per 'sistemare' la verifica fiscale in corso ed evitare contestazioni: è questa l'accusa nei confronti dei due funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Roma finiti oggi in carcere.
Secondo quanto ricostruito da investigatori ed inquirenti, Costantini - già arrestato ad agosto con un'accusa analoga - e Gloria avrebbero chiesto il denaro ad un ristoratore romano. I due si sono presentati per un controllo fiscale e, dopo i primi accertamenti, hanno sostenuto che sulla base dei loro calcoli stavano emergendo maggiori ricavi non dichiarati per un milione. Quando il commerciante ha sottolineato che ciò era impossibile,scrive il Gip nell'ordinanza di arresto, "Gloria faceva presente che sarebbe stato possibile abbattere il rilievo, e anche
escluderlo", qualora il ristoratore "avesse corrisposto loro una somma di 25mila euro, successivamente lievitata a 50mila" perché, "a detta del Gloria, doveva essere successivamente divisa in ufficio con altre persone". Costantini infatti "aveva  un capo a cui fare riferimento".