5 giugno 2014
Cronaca
Game over. Il volantino di Cgil, Cisl, Uil e Csa che per domani hanno proclamato lo sciopero dei dipendenti comunali, e' chiaro. Non ci sono più margini per unai trattativa, inutili gli appelli del vicesindaco comei gli incontri tra sindacati e amministrazione capitolina che da settimane cercano di ridefinire il contratto e le modalità di erogazione del salario accessorio.
Per la prima volta nella storia del Comune di Roma si fermeranno tutti i dipendenti: 24mila in tutto. E la macchina del Comune si paralizzerà. Fermi anche gli asili nido e le materne. Chiuse le biblioteche. Nessun vigile urbano in strada. Nessun impiegato agli sportelli. Ferme la sala operativa sociale e quella della protezione civile.
E i servizi minimi garantiti? Non c'è al momento un accordo quadro tra sindacati e Comune che determini quali siano i servizi minimi e quanti dipendenti li debbano garantire. È questo in sostanza quello che il sindacato ha risposto al direttore del segretariato generale, Cristiana Palazzesi, che con un ordine di servizio del 29 maggio chiedeva ai dipendenti di garantire le prestazioni minime nella giornata dello sciopero.
Tutti i dipendenti saranno nel corteo che sfilerà dalle 8.30 da Bocca della Verità per arrivare in Campidoglio. E verosimilmente l'adesione e la partecipazione saranno massicce, visti i precedenti all'assemblea generale in Campidoglio lo scorso 6 maggio.