Salario accessorio, Cgil, Cisl e Uil: "Situazione vicina al collasso"
16 maggio 2014
Cronaca

“Se quanto riportato da un quotidiano in questi giorni  corrispondesse alla realtà dei fatti, il nostro giudizio sarebbe assolutamente negativo: sul modo di operare, ma anche sul modo di comunicare, da parte di un'Amministrazione che ancora una volta preferisce muoversi a colpi di spot, seminando allarme tra i lavoratori, invece di affrontare con senso di responsabilità la trattativa con le organizzazioni sindacali”. Così, in una nota, i segretari generali della Cgil Fp Roma e Lazio, Natale di cola, Cisl Fp di Roma e Lazio, Roberto Chierchia, Uil Fpl Roma e Lazio, Sandro Bernardini".
“I presunti tagli al fondo contrattuale, gli istituti contrattuali di cui si parla negli articoli, non sono mai stati presentati alle Organizzazioni sindacali. A quanto pare, i vertici capitolini perseverano sulla linea del decisionismo unilaterale e della non condivisione con le parti sociali - prosegue - E oltre al metodo, è a dir poco discutibile il merito: perché, mentre il Sindaco Marino decanta le virtù di una 'rigorosa osservanza' delle regole, si continua ad infierire sui modesti emolumenti dei lavoratori e non si parla di tagliare gli sprechi veri, né degli stipendi d'oro di tanti dirigenti e consulenti esterni, sul cui trattamento il MEF ha già rilevato gravi elementi di illegittimità? L'amministrazione capitolina pensa di poter 'modernizzare' senza tenere in alcun conto il valore del lavoro e la dignità dei propri dipendenti. E spera forse che questo basti – in una logica puramente pre-elettorale - a dimostrare di avere sotto controllo una situazione che invece è vicina al collasso, e che richiederebbe scelte forti e condivise”.
“È un comportamento che non punta ad ammodernare nulla ma solo a ridurre stipendi e servizi. - prosegue - Non intendiamo tollerarlo. Per questo Cgil fp, Cisl FP, Uil fpl stanno organizzando azioni legali e contrattuali per bloccare gli interventi unilaterali preannunciati nell'articolo, e rispondere con i fatti all'incomprensibile 'strategia' di un'amministrazione che ostenta arroganza ma è ostaggio delle proprie debolezze”.