19 giugno 2014
Cronaca
Ottomila persone sparse tra villaggi autorizzati, campi tollerati, accampamenti abusivi e abitazioni: un piccolo esercito di uomini, donne e bambini di etnia rom e sinti che il nomadismo non c'è l'hanno più nemmeno nel sangue. Per loro il Comune di Roma spende ogni anno 24milioni di euro, un patrimonio che se ne va soprattutto per la vigilanza e la sicurezza degli otto campi attrezzati e che produce poco in termini di integrazione sociale. Non c'è amministrazione degli ultimi decenni che non abbia dovuto fare i conti con l'emergenza nomadi, eppure nessuno ha trovato una soluzione migliore di quella che si ripropone da anni: grossi agglomerati di roulotte e scatolette prefabbricate senza acqua potabile poco gestibili e pure molto costosi.
Ne discutono in studio Riccardo Magi, consigliere radicale Roma Capitale, Dario Rossin, consigliere Forza Italia Roma Capitale, Carlo Stasolla, presidente Associazione 21 luglio, Elvis Salkanovic, rappresentante rom Campo Salone.