Riciclaggio, sequestrata fraschetteria ad Ariccia
29 agosto 2014
Cronaca

A conclusione di articolata attività d'indagine, coordinata da Giuseppe Travaglini della Procura della Repubblica di Velletri e condotta dai carabinieri della Stazione di Ariccia, è stata scoperta e smantellata un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed al riciclaggio.
L'attività scaturita da una denuncia presentata presso il Comando Stazione di Ariccia, ha portato all'individuazione di un sodalizio ben organizzato e composto da persone, apparentemente insospettabili, aventi come base logistica una tipica Fraschetta nel comune ariccino intestata ad una delle affiliate alla banda. La truffa, alquanto semplice ma ben collaudata ed organizzata nei minimi dettagli, si avvaleva della partecipazione di giovani disoccupati che venivano procacciati, da qui il nome dell'operazione denominata “Broker” tra i frequentatori dell'attività di ristoro. Ai prescelti, vista la mancanza di pregiudizi in materia di protesti bancari, in cambio di un irrisorio compenso economico, veniva fornita una busta paga, recante in intestazione il timbro INAIL, un modello Cud ed un Modello 730, tutti naturalmente sapientemente contraffatti da una commercialista della capitale. Al fine di eludere i controlli delle società finanziarie sulle veridicità delle informazioni relative ai dati occupazionali forniti dai clienti, il sottoscrittore di un nuovo finanziamento, forniva un recapito telefonico, al quale rispondeva un membro dell'organizzazione che fingendosi datore di lavoro, confermava i dati. Ad essere truffate sono state grandi società finanziarie sparse sul territorio nazionale. L'attività investigativa dava modo di appurare che l'ingente quantitativo di denaro ricavato, tramite le operazione fraudolenti e quantificato dagli investigatori ben oltre i centomila euro, è stato riciclato ed utilizzato per l'acquisizione di attività commerciali (prevalentemente attività di ristorazione) situate in diversi comuni della regione Lazio. Tali attività venivano sistematicamente intestate a soggetti “prestanome” che il più delle volte, coincidevano con gli stessi soggetti intestatari del finanziamento ma che poi in realtà venivano gestite dal sodalizio.