31 ottobre 2014
Cronaca
Innanzitutto il provvedimento approvato stanotte alla Pisana proroga il Piano
Casa precedente per altri 2 anni: ci sono dunque ancora 24 mesi di tempo per presentare ai Comuni le domande per ampliamenti di immobili esistenti, demolizioni e ricostruzioni, cambi di destinazione d'uso.
Vengono spostati in avanti anche gli altri termini temporali previsti
nella legge, come ad esempio il titolo in base al quale si possono
fare gli interventi, che deve essere stato rilasciato entro il 31
dicembre 2013 e non più entro il 28 agosto 2011.
Rispetto al Piano Ciocchetti però , le modifiche riguardano l'eliminazione della premialità di un aumento di cubature del 10% per le costruzioni nelle aree libere edificabili.
Il beneficio non è più cemento ma il cambio di destinazione d'uso.
Vengono poi introdotte norme che vincolano le risorse aggiuntive derivanti dal Piano alla realizzazione di opere e servizi per i cittadini .
Cambia anche la disciplina del cosiddetto housing sociale: la
percentuale dei nuovi interventi sulle aree libere da destinare a questo fine passa dal 30 al 10%, ma per quanto riguarda gli interventi sull'esistente, cioè sugli edifici dismessi o mai utilizzati al 31 dicembre 2013, la percentuale passa dal 30 al 43%.
Si favoriscono poi tutti gli interventi di 'rigenerazione urbana' come demolizioni e ricostruzioni e cambi di destinazione).
Ci sono novità anche per le norme che riguardano le imprese
Agricole, le quali potranno fare interventi legati alle attività compatibili
con la destinazione agricola quali agriturismo, vendita diretta di prodotti agricoli; ristorazione e degustazione dei prodotti tipici; attività culturali, didattiche, sociali e teraupetiche-riabilitative.
Il principio seguito nel provvedimento è sempre quello di ampliare le possibilità di intervento sul tessuto edilizio esistente, senza concedere aumenti di volumetrie e cambi di destinazione d'uso