31 marzo 2014
Cronaca
“Roscioli ha perfettamente ragione, l'aumento della tassa di soggiorno a cui sta lavorando Marino , qualora venisse introdotto, ammazzerebbe di certo il turismo”. Lo dichiara, in una nota, Giordano Tredicine, vice presidente dell'Assemblea Capitolina. “Anche io avevo proposto durante l'ultimo bilancio di aumentare la tassa di soggiorno del 15-20% per recuperare immediatamente un po' di liquidità – continua Tredicine - ma l'aumento del 500% che vorrebbe Marino
è una vera e propria follia. Certamente, bisogna pretendere dalla prima industria della Capitale un apporto importante, ma non è con l'aumento delle tasse che si può pensare di incrementare gli introiti. Bisognerebbe invece, come propone giustamente il Presidente di Federalberghi, puntare sul nostro patrimonio artistico. E' questa la risorsa che va sfruttata: un patrimonio straordinario ed unico al mondo che Roma non sa valorizzare. A dimostrazione di quanto questo sia vero, basti pensare che il Louvre di Parigi, da solo, fattura ogni anno più di tutti i musei italiani messi insieme. La proposta di Marino invece non sortirebbe altro effetto se non quello di ridurre sensibilmente i flussi turistici comportando di conseguenza la perdita di migliaia di posti di lavoro (tanto per cambiare). Roma può e deve vivere di turismo, ma questo può
avvenire solo a condizione che ovviamente ci siano i turisti. Il turista medio, infatti, sarà sicuramente disposto a pagare 2 o 3 euro in più per entrare nel Colosseo perché comprende che ciò che sta visitando è unico al mondo, ma di certo non accetterà che un albergo qualsiasi, in una qualsiasi parte di Roma (anche in periferia), in una qualsiasi stagione dell'anno, costi il 20% in più rispetto alla media delle altre grandi capitali europee e, quando al telefono la reception dell'albergo gli comunicherà i prezzi, la sua risposta sarà sicuramente questa: no thanks”.