Pd e Marino, tutto nelle mani di Renzi
17 novembre 2014
Cronaca

Su quella che sara'' la sorte del sindaco di Roma, Ignazio Marino, l''ultima parola spettera'' a Matteo Renzi, colui che all''interno del Pd, al momento, decide tutto. Intanto il primo cittadino della Capitale incontrera'' il vicesegretario del Pd nazionale, Lorenzo Guerini. I due si sono sentiti nella giornata di oggi per confermare l''incontro, che avverra'' nei prossimi giorni, da mercoledi'' in poi. Tutto nelle mani del Governo, quindi, di Renzi. Al momento, pero'', quest''ultimo "non vuole minimamente sentire parlare delle beghe romane, per ora non ha intenzione di metter mano alla vicenda". A sostenerlo e'' un parlamentare romano del Partito democratico, che ha provato a delineare gli scenari futuri del governo di Roma Capitale: e'' improbabile che ci possa essere un ribaltone senza il beneplacito del premier. Tutto si decidera'' a livello nazionale dunque, ma nel frattempo? Nel frattempo c''e'' un ''azzeramento della Giunta'' che il partito ''pretende'' da Ignazio Marino, un qualcosa che deve essere piu'' di un segnale o di un gesto simbolico: "Cambiare uno o due assessori non serve a nulla. Qui si chiede un cambio di passo deciso. Deve cambiare tutto, assessori, deleghe e anche il vicesindaco". E su questo campo verra'' messo alla prova un primo cittadino che "in 18 mesi ha raramente dialogato con la sua maggioranza" e che quando lo ha fatto avrebbe avuto "un atteggiamento di superiorita'' e sufficienza. Un interlocutore che sembra non ti ascolti". Eppure il governo finora gli e'' stato decisamente ''amico''. Continua il parlamentare: "Noi il sindaco lo abbiamo aiutato in tutti i modi. Dallo Sblocca Italia al decreto sul salario accessorio, dal Salva Roma fino al riconoscimento degli extra costi. Nessun sindaco ha avuto quest''attenzione. Non possiamo proprio parlare quindi di un sindaco lasciato solo".