10 febbraio 2014
Cronaca
"Un gruppo di giovani famiglie di Ostia, sostenute dal Comitato Popolare di Lotta per la Casa, questa mattina hanno occupato lo stabile in Via Ottone Fattiboni, (ex ufficio di Collocamento) a Roma e attraverso quest'azione intraprendono il percorso dell'auto-costruzione. L'azione di oggi mette sotto la lente uno spaccato di società fatta di giovani nati e cresciuti in quella periferia di Roma dove il territorio è consumato dal cemento e dalla speculazione di un mercato immobiliare in cui i bassi redditi, i disoccupati e i precari non hanno alcuna possibilità di accedere". Lo rende noto il Comitato Popolare di Lotta per la Casa.
"Il recupero di uno stabile in disuso per riprendere in mano il proprio futuro e quello dei propri figli per auto-costruire un'abitazione, in una città stritolata dalla morsa del precariato e della disoccupazione, è l'unica certezza oltre alle proprie braccia - prosegue la nota - All'interno della struttura verranno costruiti dei piccoli appartamenti con il metodo dell'auto-costruzione senza nessun costo per la collettività. Un punto di partenza che per i giovani di Ostia segna l'inizio della riappropriazione della propria vita, oggi condizionata dall'incertezza economica che costringe a coabitazioni forzate o ad affitti proibitivi, non un esperimento ma la certezza, già testata,che un'altra strada è possibile ed è possibile realizzarla attraverso la partecipazione e la solidarietà. Ad Ostia un gruppo di giovani famiglie ha scelto di vivere e non di sopravvivere, forti braccia da troppo tempo incrociate in attesa di un salario da oggi auto-costruiscono dignità".