27 maggio 2014
Cronaca
“Notizie che arrivano con il contagocce, nuovi dettagli che vanno a delineare i contorni di una terribile tragedia, l'ennesima, sul lavoro. Quanto è accaduto oggi nel cantiere edile nei pressi di via della stazione Aurelia lascia senza parole, senza fiato. Soprattutto se pensiamo che dai proclami sulla necessità di agire di più e meglio anche a livello istituzionale per garantire la salvaguardia della sicurezza sul lavoro non si passa poi ai fatti. Basta tragedie, basta versare sangue in cantieri e fabbriche. Con venti vittime sul lavoro dall'inizio dell'anno - che salgono a ventuno con il lavoratore di oggi - di cui sei a Roma, due a Frosinone, uno a Latina, quattro a Rieti e sette a Viterbo, nel Lazio la sicurezza del posto di lavoro deve diventare un autentico imperativo per le nostre amministrazioni comunali e regionali che devono attivarsi per garantire i controlli sul territorio. Questo lo vogliamo noi come sindacato e lo pretendono giustamente le famiglie di chi ogni giorno va a lavorare e ha tutto il diritto di poter tornare a casa ad abbracciare i propri cari”. Così, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri.