25 settembre 2014
Cronaca
L'allenatore arrestato dalla Squadra Mobile di Roma, secondo quanto è emerso dalle indagini, circuiva con atteggiamenti benevoli e vantaggi economici ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni.
La tecnica messa in atto dal 'mister' era sempre la stessa: approfittare del suo ruolo, instaurando con la giovane vittima un rapporto premuroso, confidenziale e molto generoso, finalizzato ad abbassare progressivamente le difese del minore fino a coinvolgerlo in attività sessuali. L'uomo, che non ha mai manifestato pentimento per i suoi gesti, ha potuto compiere indisturbato le sue azioni facendo leva sul senso di colpa dei minori. I ragazzi non riuscivano a ribellarsi a causa di tutte le attenzioni ricevute dal 'mister', costituite anche da somme di denaro, ricariche telefoniche e regali di ogni sorta, che costringevano le facili prede a ricambiarlo, assecondando le sue
richieste sessuali.
L'attività investigativa ha consentito al Pubblico Ministero
titolare dell'indagine di raccogliere solidi e inoppugnabili
elementi per rinviare a giudizio l'arrestato, anche per altri
abusi sessuali commessi in anni passati, quando l'uomo aveva
collaborato con un'altra struttura dedita ad attività ricreative
per giovani ragazzi. (ANSA).