Magliana, lanterne e fiori per ricordare Daniele
11 gennaio 2014
Cronaca

"Ciao Daniele, non ti dimenticheremo". Queste le parole scritte sullo striscione che ha guidato la marcia promossa dalle associazioni Gay e Lgbt in ricordo di Daniele Fulli, il ventottenne scomparso il 4 gennaio e trovato morto sulla sponda del Tevere. Un cordone silenzioso a cui hanno preso parte, insieme alle associazioni e ad alcuni cittadini, anche la consigliera capitolina di Sel, Imma Battaglia, e Vladimir Luxuria. Tutti con un fiore in mano o un mazzo di rose, passando sotto casa di Daniele, in via Pescaglia, alla Magliana, dove è partito un applauso spontaneo, per poi proseguire fino al punto dove è stato trovato il corpo. I cittadini si sono raccolti attorno al luogo del ritrovamento, dove hanno posato i fiori vicino a un cero acceso. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, chiede "verità e chiarezza". "Molti fatti non sono chiari per questo vogliamo capire chi ha infierito sul corpo di Daniele - ha detto Marrazzo - Questo è un episodio che ci riporta alla Roma degli anni '90. Serve maggiore formazione e prevenzione e serve stare attenti quando si frequentano persone che si conoscono poco". "Non accada mai più perchè i giovani hanno diritto di vivere e noi adulti abbiamo il dovere di impegnarci affinchè i quartieri possano essere vissuti da tutti. - ha detto Battaglia - Noi non dimenticheremo e il quartiere non dimenticherà Daniele. Penso alla sua famiglia che adesso porta un dolore mai colmabile e quindi tutti ci stringiamo in un abbraccio simbolico. Non vogliamo più che un giovane perda la vita in questo modo. Riposi in pace". "Era un ragazzo solare che aiutava chi era più debole - ha detto il presidente di municipio, Maurizio Veloccia - Vedendo tutta la gente che c'è qui oggi ci aiuta ad evidenziare ancora una volta un disagio e questo luogo deve essere un luogo di ricordo affinchè si elimini il degrado e chiedo che il nuovo parco che sta nascendo sia dedicato a Daniele". Per Luxuria "c'è una vittima e un carnefice. Chi l'ha ucciso non ha fatto i conti con la sua sessualità e Daniele oggi, con questa manifestazione di quartiere, ci lascia ancora una volta il grande amore. Oggi, quindi, voglio ricordare la vittime, la giustizia farà il resto". Un quartiere commosso che "rifiuta le etichette" e ha applaudito alla frase dell'attivista che ha sottolineato quanto la manifestazione non fosse di una sola parte ma "di tutta la comunità". "Noi siamo gente di questo quartiere - hanno voluto evidenziare alcuni cittadini - e Daniele era un ragazzo buono di questo quartiere. Siamo qui per lui". Tre lanterne cinesi accese e abbandonate verso il cielo hanno salutato il "ragazzo buono della Magliana".