Cronaca

  "La lotta alle mafie passa anche per l'educazione e la diffusione di una cultura della legalità, per il giusto ricordo di tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata. L'iniziativa di Libera e Avviso Pubblico, che oggi a Latina promuovono la 'XIX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafie', è importante proprio perché si fa carico di questo compito. Un'Italia che voglia costruire un futuro migliore per i propri giovani deve conoscere la sua storia, non può dimenticare il suo passato, specie se doloroso e irrisolto". Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera.
"Lotta alle mafie - aggiunge - significa inoltre contrastare la corruzione e sostenere la buona economia. Meritoria poi la scelta di celebrare la Giornata del ricordo delle vittime della mafia a Latina e di accendere i riflettori sull'allarme criminalità che arriva da questa provincia, diffondendosi anche a Roma e ad altre realtà del Centro. Un territorio segnato da una presenza sempre più grave e diffusa delle mafie, che inquinano l'economia e la politica, distruggono il paesaggio e avvelenano l'ambiente. Non a caso secondo il Rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente la provincia di Latina è nona a livello nazionale per numero di reati ambientali. Proprio alla presenza delle ecomafie è quasi certamente legato anche il barbaro omicidio del parroco di Borgo Montello, don Cesare Boschin, avvenuto il 29 marzo 1995 con modalità chiaramente mafiosa e rimasto a tutt'oggi senza movente, autori e mandanti. Per il quale anche Libera ha chiesto la riapertura delle indagini. Più che plausibile, infatti, che la morte dell'anziano parroco sia legata alle sue denunce sul traffico notturno di rifiuti tossici che coinvolgevano la discarica di Borgo Montello. Un caso, quello dell'omicidio di don Boschin, che seguo da tempo e sul quale sono intervenuto anche di recente con una nuova interrogazione per chiedere la riapertura delle indagini".