Liceo Socrate, domani si conclude mobilitazione studenti
28 novembre 2014
Cronaca

"Gli studenti, i docenti ed il personale ATA del Liceo Classico Socrate si apprestano a concludere, questo sabato, la settimana di mobilitazione indetta lo scorso lunedì contro l'approvazione de 'La buona scuola' e 'Jobs Act'. L'azione di protesta, che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le componenti scolastiche, è nata in primo luogo dalla consapevolezza che il modello di scuola che emerge dal progetto del governo Renzi non è quello in cui ci rispecchiamo. Crediamo in una scuola che sia pubblica e statale, una scuola che permetta un'istruzione di qualità e accessibile a tutti, una scuola che sia di chi la vive, e non di chi la compra, una scuola che non snaturi la professione del docente né limiti la libertà di insegnamento, che non crei un clima di competizione tra i lavoratori, ma che anzi ne favorisca ed esalti la coesione". Così in una nota gli studenti, i docenti e il personale ATA del Liceo Classico Socrate di Roma.
"Crediamo che in questa fase politica soltanto l'unità e la collaborazione tra tutte le componenti scolastiche possano alimentare e dare forza alle nostre istanze, perché troppe volte abbiamo visto come la frammentazione delle lotte abbia portato a grandi sconfitte e che una protesta debba essere costituita, sì, da una parte critica e antagonista, ma che ad essa debba necessariamente seguire una parte propositiva e creativa - si legge nel comunicato - Abbiamo cercato di restituire allo studente la natura di individuo e non di numero, e all'insegnante quella di maestro di vita e non di giudice. Per questo, nella nostra settimana di mobilitazione, quello che abbiamo proposto è stato un diverso modello di scuola: abbiamo fatto iniziare le nostre giornate con due ore di lezione frontale di approfondimento o recupero tenute dai professori nelle proprie classi, a cui sono seguite due ore e mezza di corsi, assemblee e dibattiti guidati da studenti, esperti esterni e docenti riguardo a temi di attualità quali la scuola, il lavoro, la situazione internazionale e le problematiche sociali. La scuola è stata aperta anche nel pomeriggio agli studenti, alle loro famiglie, agli insegnanti e al quartiere, pronta ad accogliere chiunque si sia interessato ad imparare e ad insegnare, ma soprattutto a raccontare; ad esempio a raccontare la storia di quella che consideriamo una delle più gravi ingiustizie degli ultimi anni, come ha fatto Ilaria Cucchi insieme all'associazione Antigone in un'assemblea aperta al quartiere, o a raccontare i meccanismi dell'informazione di oggi, come ha fatto Massimo Giannini, o ancora a raccontare cosa sta accadendo agli studenti messicani, come siamo stati in grado di fare grazie a un collegamento video con Città del Messico. Sabato pomeriggio la nostra mobilitazione si concluderà con un corteo che attraverserà le strade di Garbatella e che vedrà ancora una volta tutte le componenti scolastiche unite e protagoniste, a testimoniare la novità che questa nostra forma di lotta porta con sé, i suoi presupposti inclusivi e mai esclusivi, la sua iniziativa propositiva e la sua importanza culturale. Eppure il lavoro svolto in questa settimana non è che una piccola parte del percorso di mobilitazione che abbiamo intrapreso e che intendiamo continuare con una determinazione sempre maggiore in nome della scuola pubblica. Perché la buona scuola è quella che garantisce a tutti un futuro stabile e non precario. Perché la buona scuola è quella che punta sulla qualità di insegnamento. Perché la buona scuola è quella che infonde negli studenti il senso critico, fondamentale per la formazione dei cittadini di domani. Perché la buona scuola è quella che considera la cultura come un diritto a cui tutti devono avere parità di accesso. Perché la buona scuola siamo noi!".