La Uil per i lavoratori dei call centerl
24 ottobre 2014
Cronaca

  "Una nuova crisi occupazionale si prospetta all'orizzonte ed è quella di Gepin Contact SpA che ad
inizio 2015 perderà la commessa di Poste Italiane oggi svolta con circa 220 dipendenti a Casavatore (Napoli). Per essi prende corpo lo spettro della disoccupazione, un dramma sociale in
un'area che ne vanta già, purtroppo, il primato a livello nazionale. Un vero e proprio bollettino di guerra, tra crisi in atto e/o annunciate, sono a rischio oltre 3000 posti di lavoro solo per parlare di aziende importanti! Quella di Gepin Contact, poi, è una storia ancora più paradossale. Semplicemente non ha avuto modo di concorrere alla gara per la riassegnazione della commessa per
Poste, che pure oggi essa già svolge, perché non è stata invitata. Ma tutto questo è normale o meglio, tutto questo è legale? Siamo sconcertati. Ed intanto si ha notizia che Enel, il cui azionista di riferimento è lo Stato, pubblica una gara per il Servizio di back office di Enel Energia con una base d'asta di 0,29 euro/minuto, compenso che non riesce nemmeno a coprire il costo del lavoro contrattuale , puro e semplice. Ripetiamo la domanda: è normale che questo accada?
Noi pensiamo di no. È ora che il Governo intervenga mettendo in campo tutte le misure necessarie e da noi, da tempo, richieste". Lo comunica, in una nota, la Uilcom.