GDF, bilancio 5 2014: sequestri per 755 mln di euro
25 giugno 2014
Cronaca

Anche quest'anno il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha continuato la propria azione ispettiva nel territorio di competenza, concentrando gli sforzi operativi in tutti i settori di intervento.
L'impegno profuso ha reso possibile il conseguimento di importanti risultati, grazie, anche, alla perfetta sinergia con tutti gli enti istituzionali, giudiziari, politici ed amministrativi impegnati nel complesso funzionamento del “sistema paese”. Contrasto alla criminalità organizzata e finanziaria: in soli cinque mesi sono stati sequestrati/confiscati ai responsabili di gravi reati fiscali e di violazioni alla normativa antimafia, beni mobili ed immobili, aziende, quote societarie, titoli e disponibilità finanziarie per 755 milioni di euro. Le indagini nei confronti degli evasori in quota “criminale” chiudono con un bilancio pesantissimo: sono 470 le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria - di cui 14 arrestate - per condotte previste dalla normativa penal-tributaria (frode fiscale, omessa presentazione della dichiarazione, occultamento e distruzione delle scritture contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ecc.) ed ammonta a 86 milioni di euro il valore dei beni finora sequestrati “per equivalente”, a fronte di proposte di sequestro per un totale di 550 milioni di euro. Gli accertamenti sulle possidenze immobiliari e mobiliari, in applicazione della normativa antimafia (art. 12-sexies della Legge 356/1992 e misure di prevenzione patrimoniali previste dal D.Lgs. 159/2011), hanno permesso di sottoporre a sequestro beni e disponibilità finanziarie per un valore di 651 milioni di euro, mentre ammontano ad oltre 102 i beni confiscati, per un valore di circa 18 milioni di euro.
Lotta all'evasione fiscale e all'ecpnomia 'sommersa': in tutta la provincia, sono state eseguite 662 verifiche fiscali e 1.200 controlli. Il contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, concentrato sempre più sui più gravi fenomeni di frode e di evasione internazionale, ha consentito di proporre all'Agenzia delle Entrate il recupero a tassazione di materia imponibile per oltre 4,6 miliardi di euro, di constatare oltre 1 miliardo di Iva evasa – fra imposta non dichiarata all'Erario e quella certificata dai contribuenti ma non versata – nonché di rilevare ritenute fiscali non operate e/o non versate per circa 15 milioni di euro. Sono stati 248 gli “evasori totali”, imprenditori e lavoratori autonomi inottemperanti agli obblighi di dichiarazione delle imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap, responsabili di avere occultato redditi per circa 2 miliardi di euro ed Iva per oltre 440 milioni di euro. Sono, invece, 7.897 i controlli (cd. “strumentali”) volti a riscontrare la corretta osservanza dell'obbligo, incombente su alcune categorie di operatori economici, di emettere, a seconda dei casi, le ricevute e gli scontrini fiscali. Ben 4.692 (circa il 60% del totale) si sono chiusi con esito irregolare. Nell'ambito della lotta al cd. “sommerso di lavoro”, sono stati individuati 233 lavoratori “in nero” ed oltre 323 “irregolari”. Frodi ai bilanci pubblici: sul fronte della vigilanza sul corretto impiego delle risorse pubbliche, comunitarie, nazionali e locali, sono state denunciate alla Magistratura 147 persone ed accertate frodi per circa 7 milioni di euro. Sul versante delle frodi al Servizio Sanitario Nazionale sono 12 le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria, con un danno di oltre 300 mila euro, mentre ammontano a 1,2 milioni le truffe ai danni degli Enti previdenziali ed assistenziali con 71 persone deferite alla Magistratura.