7 aprile 2014
Cronaca
Bisognerà aspettare una decina di giorni per capire qualcosa di più sulla riapertura completa della Panoramica, percorsa al momento in una sola carreggiata dal 10 febbraio, dopo le frane del 30-31 gennaio e del 6-7 febbraio. Al momento, infatti, come emerso nella riunione di oggi in commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, restano alcune criticità da chiarire. Per ridare ai cittadini la viabilità completa è necessario, precisa l'ingegner Fabrizio Mazzenga del dipartimento SIMU Lavori Pubblici, "un progetto complessivo di stabilizzazione dell'intero versante, vista la storica instabilità della collina di Montemario per le sue sabbie fini". Messo a punto con la collaborazione del CERI dell'Università La Sapienza, diretto dal geologo professor Alberto Prestininzi, richiede però certezza di finanziamenti. Per questo il dipartimento, come ha annunciato il direttore Roberto Massaccesi, chiederà alla commissione della Corte dei conti il riconoscimento della somma urgenza, "in modo tale da tagliare i tempi delle gare d'appalto e non aspettare troppo". Nel frattempo, spiega, "i sondaggi geologici li stiamo facendo grazie agli appalti di manutenzione". Anche il rapporto con l'ateneo capitolino è da perfezionare con la stipula di una convenzione, ma ciò, nota Massaccesi, "non intacca il cammino del progetto, allo studio insieme al CERI". Il presidente della commissione Dario Nanni ha ribadito la volontà di "accelerare nel più breve tempo possibile i lavori, c'è una straordinaria emergenza su queste vicende.