Fiumicino, commercianti in rivolta
26 giugno 2014
Cronaca

Commercianti di via del
Serbatoio e Torre Clementina a Fiumicino in subbuglio dopo la
decisione dell'amministrazione di anticipare di un'ora (dalle 20 alle
19) l'alzata del Ponte Due Giugno.

      ''Aver anticipato di un'ora l'alzata del Ponte Due Giugno dalle
20 alle 19 significa dare un colpo di grazia al piccolo commercio, già
provato dalla crisi dei consumi che riscontriamo da tre anni a questa
parte - spiega a nome di diversi commercianti della zona Gabriella
Deragna, titolare di una libreria in via del Serbatoio -. Di solito
l'orario di chiusura degli esercizi varia dalle sette mezza alle otto,
ma questa decisione ci costringe ad abbassare le saracinesche un'ora
prima, alle sei e quaranta mettiamo tutto via. La zona si svuota,
tutti cercano di attraversare il Ponte per non rimanere imbottigliati.
Torre Clementina? Anche lì diversi commercianti sono arrabbiati.
Condivisione? Nessuno ci ha avvertito, nessuno è venuto a parlare con
noi per chiederci cosa ne pensassimo, anche perché li avremmo
implorati di non farlo. Ci siamo ritrovati questa decisione che non
condividiamo e della quale non capiamo francamento nemmeno le
motivazioni, tra capo e collo. Ce ne siamo accorti il giorno stesso,
perché abbiamo notato un grandissimo traffico su via della Torre
Clementina e le strade limitrofe. Un caos pazzesco, non si muoveva una
macchina. Calo delle vendite? Che sia tutto da imputare all'anticipo
dell'alzata sarebbe una bugia, ma certo questa decisione non ci aiuta.
Raccolta firme? Ci stiamo pensando, se fosse utile per far cambiare
idea all'amministrazione comunale l'avvieremmo subito. In estate le
barche possono anche attendere, non credo ci sia tutto questo bisogno
di farle rientrare alle sette. C'è ancora luce alle venti. Per noi
invece chiudere un'ora dopo potrebbe significare una boccata
d'ossigeno in un periodo particolarmente difficile''.