3 luglio 2014
Cronaca
Era sottoposto ad obbligo di dimora nell'abitazione della cugina dove oggi è stato ucciso il broker 41enne Silvio Fanella. Nella sparatoria è rimasto coinvolto uno degli aggressori, un 29enne ricoverato al policlinico Gemelli dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Altri due complici, secondo le prime testimonianze, si sono dati alla fuga a bordo di una Croma grigio metallizzato, trovata poi in via Premuda, a pochi passi dal palazzo di giustizia, dopo aver portato fuori dall'edificio alla Camilluccia e abbandonato in strada il ferito. Fanella era considerato dagli inquirenti una sorta di “cassiere” del gruppo riconducibile all'uomo d'affari Gennaro Mokbel, condannato in quello stesso processo Fastweb-Tis a 15 anni di reclusione. Stando a quanto accertato dalla procura di Potenza, tempo fa alcuni giovani lucani erano stati reclutati da un componente della banda Mokbel, conosciuto in carcere, allo scopo di sequestrare Fanella, sospettato di aver fatto sparire dei soldi che erano destinati all'organizzazione. Il progetto, come emerso da alcune intercettazioni telefoniche, non era poi andato in porto. Fanella, arrestato per la vicenda Fastweb-Tis era ritenuto dagli inquirenti uno degli “spalloni” nel riciclaggio di due miliardi di euro. Intanto gli investigatori stanno sentendo in Questura la cugina di Fanella. Il 41enne avrebbe dovuto partecipare oggi ai funerali di uno dei suoi avvocati, suicidatosi domenica scorsa. Al processo che lo vedeva imputato di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio, conclusosi nell'ottobre del 2013, era uno dei più presenti. Composto ed elegante, difficilmente si perdeva un'udienza.