26 agosto 2014
Cronaca
"Apri la porta, apri la porta" urlano più volte i poliziotti quando capiscono che nella villetta del quartiere romano dell'
Eur c'è ancora il killer. Dall'interno nessuna risposta, nessun rumore, neanche le grida disperate d'aiuto da parte di una donna sentite fino a qualche minuto prima da alcuni vicini che hanno dato l'allarme al 113.
Ma, mentre i vigili del fuoco sono al lavoro per sfondare la porta del piano seminterrato, Federico Leonelli esce
all'improvviso da un altro ingresso, puntando sull'effetto sorpresa. Indossa anfibi neri, pantaloni militari, maglietta
verde, cintura di cuoio e mascherina da giardiniere. Tra le mani brandisce un grosso coltello da cucina, una sorta di mannaia,ancora insanguinato e corre verso la sua auto per tentare una fuga disperata. Alla vista di quell'energumeno armato, muscoloso e alto quasi due metri, i pompieri si fanno da parte. La polizia
invece spara alcuni colpi, forse cinque. Uno di questi ferisce il killer al cuore. L'uomo, soccorso d'urgenza dal 118, arriva già morto all'ospedale Sant'Eugenio. Al momento resta senza indagati il fascicolo aperto dalla Procura di Roma relativo all'omicidio della donna da parte di Federico Leonelli, 35 anni, a sua volta ucciso dagli agenti di polizia mentre tentavano di bloccarne la fuga. Il procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani,che coordina le indagini, ha disposto le autopsie dei cadaveri che verranno effettuate domani. Dall'esito dell'esame autoptico sull'uomo gli inquirenti decideranno se procedere con iscrizioni nel registro degli indagati.
A quanto ricostruito finora dagli inquirenti della Procura Federico Leonelli è stato preso mentre tentava di salire in
macchina, nonostante fosse stato ferito dai proiettili. Sul parabrezza della Chevrolet Cruze grigia, portata via nel
pomeriggio, ci sono però due fori, probabilmente dei proiettili non andati a segno. A riprendere quei minuti anche la telecamera di sorveglianza della villa, le cui registrazioni sono ora al vaglio degli inquirenti.