Ecomafia, Legambiente: "Lazio quarto posto per illeciti cicli cemento"
11 giugno 2014
Cronaca

"Gravi gli illeciti nel ciclo del cemento dove il Lazio sale ad un preoccupante 4° posto subito dopo le tradizionali regioni ad insediamento mafioso, seppure si registra, in linea con il quadro nazionale (dalle 6.310 del 2012 alle 5.511 del 2013), una lieve flessione delle infrazioni accertare che passano a 468 dalle 519 dello scorso anno, 0 arresti, 129 sequestri, 534 persone denunciate". Così in una nota Legambiente Lazio a proposito del Rapporto Ecomafia 2014.
"Con questi numeri la nostra Regione incide sul totale nazionale dei reati edificatori con l'8,20%. Al 7 gennaio 2013, secondo i dati dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sono 505 i beni immobili e 140 le aziende di proprietà di boss presenti sul territorio laziale. Le mafie investono e riciclano denaro sporco dove il mattone vale di più, ovvero nella Capitale".
"In questo contesto così difficile - conclude Valentina Romoli vice presidente e responsabile Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio - va però evidenziato il grandissimo lavoro della procura di Roma guidata dal Procuratore Capo di Roma Giuseppe Pignatone che negli ultimi due anni ha portato le misure di prevenzione contro le attività delle mafie da 3 a 56 provvedimenti. Altrettanto importante però è l'azione della società civile che deve diffondere una nuova cultura della bellezza e della partecipazione nella nostra regione".