3 novembre 2014
Cronaca
"La vita è una tombola ma le Istituzioni dello Stato non possono esserlo, non devono esserlo mai": così Lorenzo Jovanotti sulla sua pagina facebook commenta la sentenza del caso Cucchi, spiegando che "quando la Polizia
prende in consegna un cittadino disarmato, lo arresta, in base al diritto democratico quella persona deve potersi sentire totalmente al sicuro anche nel caso più estremo, anche se fosse il peggiore dei fuorilegge". "E' una cosa ovvia, la cosa più ovvia, la base stessa di una democrazia. Tocchi questa cosa e
salta tutto per aria".
"Se per qualsiasi ragione mi ferma la polizia e io ho paura vuol dire che - scrive l'artista - sono in un altro paese, uno di quelli dove spariscono le persone, uno di quelli dove se al bar fai una domanda sul governo cambiano discorso e si mettono a parlare del tempo, quei paesi dove c'è un solo telegiornale, non
so se avete presente. L'Italia non è uno di quei paesi, ormai rari, per fortuna, per questo i casi come quello di Stefano Cucchi spezzano il cuore e fanno paura, perché sono squarci che si aprono verso l'inferno vero, quello della violenza protetta da una divisa o da un camice".