25 giugno 2014
Cronaca
Dopo la morte di Ciro Esposito si aggrava la posizione processuale di Daniele De Santis, l'ultrà giallorosso accusato di aver sparato nei confronti dei tifosi partenopei, tra cui lo stesso Esposito, durante la rissa scoppiata in viale Tor di Quinto prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio. Già in stato di arresto e piantonato al policlinico Umberto I per tentato omicidio, porto e detenzione di arma da sparo, la Procura ora gli contesta il reato di omicidio volontario. I pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio nel primo pomeriggio affideranno ad un anatomopatologo della Sapienza l'incarico di svolgere l'autopsia. L'atto istruttorio sarà svolto presso lo stesso istituto di medicina legale dell'Umberto I. Poi sarà dato il nulla osta per il rilascio della salma alla famiglia. Gli inquirenti stanno già inoltre provvedendo al sequestro della cartella clinica del tifoso partenopeo. Chi indaga, infatti, non vuole che ci sia alcun dubbio al nesso di causalità tra gli spari e la morte. Allo stato, a quanto si è appreso, gli inquirenti non ritengono necessario uno spontamento Di Santis per motivi legati alla sicurezza. Le forze dell'ordine stanno monitorando la situazione per verificare eventuali intenzioni di tifosi partenopei di venire nella Capitale.