Casalesi a Cassino
14 febbraio 2014
Cronaca

Vendevano cocaina e hashish per un valore di circa 50mila euro al mese, e si erano ritagliati una importante fetta del mercato dello spaccio nel cassinate. Questa mattina i carabinieri della compagnia di Cassino, comandata dal tenente Massimo Esposito, hanno chiuso definitivamente le attività dell'organizzazione composta da undici persone, tutte arrestate, che “lavoravano” sotto la protezione del clan dei Casalesi. Per tutti gli indagati il reato contestato è il concorso continuato e spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione, convenzionalmente denominata “Bar dello Sport 2011”, ha origine nel 2011 quando venne fermato un giovane appena uscito da un bar della periferia di Cassino, il cui nome è stato dato appunto all'operazione che, questa mattina, oltre agli arresti ha visto numerose perquisizioni domiciliari svolte tra le province di Frosinone, Caserta e Napoli. Si tratta di un gruppo in larga parte residente nel cassinate, composto per lo più da cittadini rom e di campani da anni trapiantati nel sud Lazio. Le indagini svolte dai carabinieri hanno permesso di accertare la vicinanza del gruppo al clan dei Casalesi e soprattutto hanno permesso di disegnare l'ingente giro di affari: circa 50mila euro al mese per un quantitativo di droga di vario tipo smerciata; circa mezzo chilo di cocaina e 2 kg di hashish.