Canonizzazioni, Borgo Pio si prepara tra fede e affari
23 aprile 2014
Cronaca

Le file dei visitari dei Musei Vaticani, di solito interminabili, oggi se possibile sembrano anche più lunghe del solito, il via vai di turisti riempie le strade, e molti altri sono attesi nel weekend; i ristoranti lavorano a pieno regime dalla mattina fino a tarda sera. La Roma adiacente al Vaticano si rimbocca le maniche nella settimana delle canonizzazioni dei Papi, e nella frenesia dei richiami ai turisti che vanno e vengono fra i tavoli e dei conti saldati, ovunque tra piazza San Pietro e Borgo Angelico, passando per Borgo Pio, crescono l'entusiasmo e l'attesa per domenica. L'evento, dice qualcuno con uno sguardo anche agli affari, è "eccezionale". Qui le due figure di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII sono ancora "di casa", nei cuori di tutti sono i "Papi della gente".
"Due personaggi straordinari e molto influenti, oltre che sul piano religioso, su quello sociale e politico. Per questo l'evento è così sentito, proprio a causa della loro vicinanza alle persone", afferma Marcello dalla sua trattoria, e aggiunge: "È anche grazie al loro intervento che oggi siamo qui..", riferendosi al ruolo giocato negli equilibri internazionali negli anni della Guerra Fredda. E sul piano sociale, il grande successo dei due Papi, dichiara Michele, proprietario di un negozio di articoli religiosi e per il clero, "è stato l'essere riusciti dopo tanti anni a comunicare con i fedeli mettendosi sul loro stesso piano, rivoluzionando la chiesa stessa".
"Se lo meritano tutti e due - dice Alessio, che fa il cameriere in un ristorante a Borgo Pio - noi da parte nostra possiamo solo essere contenti, sia per l'affetto che nutriamo nei loro confronti sia perché naturalmente ne beneficiamo sotto l'aspetto commerciale". Giovanni Paolo II e Giovanni XIII, insomma, non hanno mai smesso di aiutare, e ora danno lavoro, che in tempi di crisi diventa prezioso.