Campidoglio, il piano di rientro
30 giugno 2014
Cronaca

Il piano di rientro di Roma Capitale viaggia su due binari: 400 milioni di euro tra tagli e rimodulazione della spesa in 3 anni e riconoscimento degli extra costi sostenuti in quanto Capitale.
La spending review si interesserà innanzitutto delle società partecipate: questa voce, nel bilancio 2014, passerà da 229 a 200 milioni di euro, molte di esse verranno messe in liquidazione: il Campidoglio dirà addio a 16 società, tra cui Servizi ambientali, Fondazione Amici del Teatro Brancaccio ed Ecomed.
Dismissione anche per Multiservizi, i cui dipendenti dovrebbero passare alla società Cns.
Il capitolo di spesa 'beni e servizi' conterà su una riduzione di 300 mila euro.
A parte la strategia per Ama e Atac: per la prima è previsto un calo di risorse di circa 100 milioni, mentre l'azienda di trasporto pubblico dovrebbe avere a disposizione 13 milioni in più, ammesso che arrivino i fondi che la Regione deve per il trasporto pubblico locale.
L'obiettivo dell'amministrazione Marino è quello di abbattere i costi della spesa corrente, che supera i 4 miliardi di euro, di circa il 30%, anche grazie a provvedimenti come la rimodulazione dei fitti passivi e delle assicurazioni per le autovetture di Roma capitale.
Un volta  varato il piano Roma il campidoglio potrà vedere riconosciuti gli extra-costi imposti dal ruolo di capitale, che ammonterebbero a 500 milioni di euro l'anno.