2 luglio 2014
Cronaca
Non ci saranno accordi sulla pena tra accusa e difesa, non ci saranno patteggiamenti da sottoporre all'ok del giudice. La Procura capitolina ha infatti deciso che chiuderà l'inchiesta e chiederà il rinvio a giudizio degli oltre sessanta clienti (tra cui anche Maurio Floriani, marito della parlamentare Alessandra Mussolini) nella seconda tranche dell'inchiesta sulle baby squillo dei Parioli. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi confidano infatti di concludere gli ultimi accertamenti entro l'estate senza dover attendere che vengano depositate le motivazioni della condanna dei primi otto imputati giudicati ieri con il rito abbreviato dal gup Costantino De Robbio. La decisione del gup era infatti per gli inquirenti un “banco di prova” per questa seconda tranche. In particolare è ritenuta rilevante la condanna a un anno di reclusione inflitta ieri ai due clienti Gianluca Sammarone e Francesco Ferraro, la cui posizione è sostanzialmente equiparabile a quella degli altri sessanta ancora in sospeso. Anche se tutti i clienti hanno negato di aver avuto rapporti sessuali con le due minorenni alcuni di loro erano orientati a chiedere patteggiamenti. Eventuali richieste di riti alternativi davanti al gup sarà valutato dalla Procura caso per caso.