Baby squillo: Ieni si avvale della facolta' di non rispondere
17 marzo 2014
Cronaca

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Mirko Ieni, uno degli indagati nell'ambito dell'inchiesta su baby squillo ai Parioli e raggiunto il 12 marzo da un terzo provvedimento cautelare per lo sfruttamento della prostituzione di due 19enni in un appartamento in zona Vescovio. Ieni, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ha raggiunto l'ufficio del gip Maddalena Cipriani per l'interrogatorio di garanzia accompagnato dal suo legale, l'avvocato Raffaella Scutieri ma ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. “Tutto quello che dico – ha detto al gip – finisce manipolato dopo un'ora su telegiornali e giornali, per questo preferisco non parlare”. Per il resto, secondo quanto si è appreso, Ieni ha motivato la sua scelta con il fatto che nell'inchiesta è coinvolta una persona a lui molto cara. Sarebbe una delle ragazze indicate nella terza ordinanza custodiale che sarebbe stata una sua fidanzata. Nell'atto infatti il gip scrive che tra le giovani che si erano prostituite per Ieni c'era anche una ragazza che aveva poi interrotto tale attività "perché Ieni non voleva che continuasse perché si era invaghito di lei". A questa ragazza di cui si era invaghito, inoltre, si legge nel provvedimento giudice "parecchie volte offriva le canne" ma anche cocaina: "Non la pagava (la droga, ndr.) - raccontò un'altra ragazza- perché lei piaceva a Mirko".