17 gennaio 2014
Cultura
Il linguaggio e i "segreti" di questo codice complesso, tra analisi scientifica, indagine filosofica e incursioni nella fantascienza. Da qui partirà la nona edizione del "Festival delle Scienze" in programma dal 23 al 26 gennaio all'Auditorium Parco della Musica di Roma dal titolo "I linguaggi". Il festival, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con "Codice.Idee per la cultura", attraverso incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre e spettacoli "analizzera'" il linguaggio associato alla scienza e al suo legame con l'uomo. Un percorso e un approccio accompagnato dalla partecipazione di filosofi, storici della scienza, scrittori, esperti del codice e dei significati: dal linguista Noam Chomsky che spieghera' la sua "teoria rivoluzionaria" della grammatica generativa-trasformazionale al professore di neuropsichiatria all'Universita' di Harvard, Alfonso Caramazza, al linguista Mark Baker autore di "Gli atomi del linguaggio". E ancora: Armin Linke che analizzera' il fascino del linguaggio attraverso l'immagine nella fotografia, al rapporto identitario profondo tra linguaggio e musica con il linguista del Mit di Boston, David Pesetsky. A presentare la nuova edizione il sindaco di Roma, Ignazio Marino, l'ad della Fondazione Musica per Roma, Carlo Fuortes, e il direttore scientifico del festival, Vittorio Bo. "E' uno dei festival piu' longevi. - ha sottolineato Fuortes - Quest'anno il tema sara' sul linguaggio continuando la linea iniziata gia' dal primo anno. All'interno della programmazione strutturale dell'Auditorium rientra anche la scienza cosi' da avvicinare il mondo umanistico a quello scientifico perche' la scienza e la tecnica si sono allontanati dal sapere umanistico e questo ha provocato anche dei 'guasti' nel nostro paese. Crediamo che sia quindi importante e doveroso inserire questo tema facendolo senza abbassare il livello di informazione ma parlando a un largo pubblico ma non banalizzando. La cosa straordinaria e' l'interesse che questa programmazione ha sempre avuto nei confronti di questa iniziativa vivendo il festival come vivendo un altro evento di spettacolo e questo credo sia uno dei risultati piu' straordinari". Un festival che per il direttore scientifico dell'iniziativa "non ha mai voluto essere compartimentato e il senso che ha sempre dato e' proprio manifestato da coloro che parteciano, i quali non sono degi spettatori ma dei protagonisti. E' un festival riconosciuto nel mondo e' ed importante che si faccia qui a Roma che e', ovviamente, una attrazione unica". Per il sindaco Marino "i numeri valgono piu' di tanti discorsi". "Questa e' la nona edizione, un festival avviato nel 2006 con spettatori paganti 20mila, poi sono diventati 40mila e poi sono cresciuti quindi questo dimostra che gli argomenti scientifici interessano. La divulgazione scientifica ha un valore importante proprio per il ruolo che dovrebbe avere nelle decisioni nella societa'. Un festival delle scienze sul tema del linguaggio sottolinea quanto la semplicita' serva alla comprensione. L'importanza del linguaggio e' straordinaria anche rispetto alle scoperte nel mondo scientifico. Un linguaggio semplice e' un obiettivo di questo festival perseguito da tutti noi quando parliamo della scienza. Sono felice di ospitare da sindaco questo festival perche' ritengo sia una iniziativa importante per capire la scienza, usare il linguaggio appropriato e convincersi che non ci sono argomenti complicati ma solo linguaggi chiari e semplici che ne facilitano la comprensione".