18 luglio 2014
Cronaca
Erano accusati di aver compiuto 13 attentati nella zona dei Castelli Romani. Per questo due giovani anarchici sono stati condannati dal gup del tribunale di Roma con l'accusa di terrorismo. Si tratta di Gianluca Iacovacci (condannato a 6 anni di reclusione) e Antonio Antonacci (3 anni e 8 mesi). I due, accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale, sono stati ritenuti responsabili di attentati ai danni di sedi dell'Eni, Enel alcune filiali di banche e anche alla discarica di Albano Laziale nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013. Per i due la procura aveva sollecitato condanne rispettivamente a 9 e 8 anni di reclusione. Il gup Simonetta D'Alessandro si è riservato di decidere in merito alla richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori dei due ragazzi, questi ultimi hanno seguito le udienze collegati in videoconferrenza. Una decisione, questa, contestata da un gruppo di compagni dei due che hanno atteso la sentenza all'esterno del tribunale. Tutte le azioni furono rivendicate con la sigla del Fai, la Federazione anarchica informale. "La pena per Adriano Antonacci ci sembra contenuta - ha detto il suo difensore, l'avvocato Luca Petrucci - certo sull'aggravante di terrorismo rimaniamo perplessi e fiduciosi per l'appello perché contestare il terrorismo internazionale è sproporzionato rispetto a episodi di questo livello".