4 giugno 2014
Cronaca
Il servizio di trasporto deve migliorare e continuare a essere pubblico con prestazioni dettate da un contratto di servizio che si ponga come strumento regolatore certo tra il Comune di Roma e l'Atac e persegua l'interesse generale della cittadinanza, all'altezza di una capitale europea. Per questo motivo riteniamo il rinnovo del contratto di servizio, in scadenza a giugno, un passo fondamentale per rilanciare il Tpl romano assieme al risanamento di Atac". Così, in una nota unitaria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferrotranvieri di Roma e del Lazio. "L'eliminazione dei superminimi, la rivisitazione degli appalti e delle consulenze, le reinternalizzazioni delle lavorazioni, il pieno rispetto del protocollo delle relazioni industriali - continua la nota - sono le priorità su cui deve fondarsi il confronto nel prossimo futuro. Richiamiamo su questi temi l'amministrazione comunale e l'azienda capitolina che solo in questo modo potranno cambiare il passo rispetto al passato e dimostrare la decisa volontà a fornire un servizio dignitoso alla cittadinanza con un'azienda risanata e priva di problemi occupazionali. Pari a questa volontà sarà il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali, in linea con quanto finora dimostrato a dispetto delle illazioni infondate e piene di pregiudizi strumentali apparsi su alcuni organi di stampa che hanno colpito in questi giorni i lavoratori e le loro rappresentanze. Dati privi di fondamento che vedono la dignità e la privacy di alcune lavoratrici e lavoratori sbattuti in prima pagina alludendo a chissà quali astuzie e nefandezze. Posto che siamo i primi a volere le regole applicate erga omnes, come dimostrato su documentazione copiosa, ufficiale e facilmente consultabile, ci pare che dare dell'imboscato a un pensionato, a un appartenente a categorie protette, citare qualcuno che non è addirittura più in vita e altro ancora significhi tentare di gettare fumo per distogliere l'attenzione da temi più importanti. Sappiano gli autori di questa distorta informazione che sarà la magistratura a far chiarezza sugli errori del passato e che non saranno questi gli espedienti che ci faranno desistere dal nostro progetto di gestione pubblica del servizio".