Approvazione Bilancio, appello dei Presidenti di Municipio
10 luglio 2014
Cronaca

"Il nostro è un appello semplice e diretto, affinché si voti al più presto il bilancio di previsione 2014. Ascoltiamo tutti quotidianamente, ciascuno nel proprio ruolo, la preoccupazione che vive la città. Credo, e ho motivo di pensare che tutti condividiate questo mio pensiero, che questa preoccupazione sia figlia senza dubbio della crisi economica che tocca tutte le cittadine e i cittadini di Roma, ma anche di una classe dirigente che in un recente passato non si è dimostrata all'altezza delle aspettative dei cittadini". Così in una lettera al presidente dell'Assemblea capitolina Mirko Coratti e ai consiglieri di maggioranza Valerio Barletta, rappresentante dei Presidenti di Municipio: "L'anno scorso le romane e i romani ci hanno chiesto di prendere Roma per mano, per accompagnarla attraverso un percorso, non privo di difficoltà e ostacoli, verso un destino degno della sua storia, e di cambiarla nel profondo - si legge ancora - Questa sfida, che pone la politica di fronte a una grande opportunità di riscatto, muove i propri passi necessariamente dal bilancio di previsione 2014, dal quale tutte le scelte discendono. Nella consapevolezza che si tratti di un bilancio figlio di una situazione economico-finanziaria, che richiede a tutti importanti sforzi, nei Municipi abbiamo scelto di rispondere con senso di responsabilità all'esigenza di dare tempi certi all'amministrazione di Roma Capitale, attraverso l'espressione di parere favorevole al proposta di bilancio approvato dalla Giunta dello scorso 30 aprile. Avevamo, e abbiamo bisogno, di mettere da parte interessi personali e di evitare che la città legga i ritardi come ricatti. Approvare il bilancio entro il termine di legge del 31 luglio significa, prima di tutto, dare un segnale chiaro alla città, e al Paese, di credibilità e autorevolezza. Anche in risposta a un'opposizione che sembra noncurante nei confronti degli interessi e dei bisogni di Roma e dei cittadini. Approvare il bilancio significa venire incontro ai bisogni quotidiani delle romane e dei romani, soprattutto di quei nostri concittadini più fragili che stanno vivendo il disagio di una fase di incertezza nella continuità di erogazione dei servizi sociali, dovuta alla mancata approvazione del bilancio di Roma Capitale, che impone all'amministrazione che non esercita il proprio ruolo politico il solo vincolo di legge del Patto di Stabilità. Non possiamo perdere tempo. Dobbiamo agire con decisione e tempestività, dando onore a quello che è il nostro mandato di amministratori locali e politici".