Ama, Bertone (CISL): "Urgente tavolo confronto con Roma Capitale"
21 novembre 2014
Cronaca

  “A nessuno sfugge il delicato momento di transizione che sta attraversando Ama spa, impegnata in un profondo processo di ristrutturazione delle modalità di servizio, così come si è evidenziato nel nuovo Piano Industriale”. Lo dichiara, in una nota, Mario Bertone, segretario generale della Cisl di Roma.
“L'incremento dell'8% nell'ultimo anno del tasso di raccolta differenziata che equivale al 7% del totale italiano, dimostra che la strategia è percorribile, i primi risultati già ci sono e i lavoratori dell'azienda la stanno supportando con grande senso di responsabilità - prosegue la nota - Nonostante questo, però, ci sono ancora evidenti criticità. Il livello di pulizia della città sta inesorabilmente precipitando, e si verificano casi di vero collasso di quel minimo decoro che andrebbe invece garantito sempre. Una situazione dovuta principalmente ai continui trasferimenti di massa degli operai per soddisfare le esigenze di manodopera dei municipi che avviano la raccolta Porta a Porta, lasciando in sofferenza gli altri municipi. Questo costringe Ama a continue richieste di aiuto a soggetti esterni e cooperative sociali, per fare un lavoro che è e deve rimanere avocato ad Ama come unico soggetto pubblico. Da tempo chiediamo di procedere a nuove assunzioni per supportare queste nuove modalità di raccolta. Un argomento, questo, nel quale si innesta un'altra vicenda delicata: il futuro della partecipata Roma Multiservizi. Ama spa ci ha comunicato che con il Piano Industriale, la volontà di Roma Capitale è che Ama dismetta le proprie quote di partecipazione in Roma Multiservizi che sono pari al 51% (il restante 49% è di Manutencoop). Una dismissione non proprio indolore, visto che Roma Multiservizi conta 3526 lavoratori e si occupa di pulizia e decoro di scuole, spiagge e musei, almeno fino a giugno 2015, quando scadrà il contratto di affidamento stipulato con Roma Capitale. Dopo questa data, Roma Multiservizi rischia di trasformarsi in una scatola vuota, senza alcuna appetibilità per chi che abbia voglia di investire – conclude il sindacalista-. Che futuro si apre, allora, per Roma multiservizi e quale progetto si può avviare per i suoi dipendenti, anche in considerazione della necessità di nuove assunzioni in Ama spa, sono questioni urgenti e per le quali chiediamo di aprire un tavolo di confronto con Roma Capitale. Temi che si intrecciano tutti, a doppio filo, con una nuova gestione, anche economica, del trattamento dei rifiuti”.