Albergatori sulla tassa di soggiorno
28 luglio 2014
Cronaca

  "Assohotel Confesercenti non esclude la disobbedienza fiscale, la tassa di soggiorno è un ladrocinio sia ai turisti che un danno incalcolabile per le strutture ricettive di questa città". Così una nota di Assohotel Confesercenti.
"I gruppi e in particolare le famiglie - dichiara il presidente Assohotel di Roma e Provincia Anna Crispino - soggiorneranno ancora di meno nelle nostre strutture con questa tassa in più da pagare. Da quando entrerà in vigore cominceremo a fare un bilancio degli introiti, se a fine anno saranno meno rispetto a quello precedente chiederemo i danni al Comune e allo Stato. E' un vero e proprio furto che non serve al turismo e tantomeno a Roma. Come ripeto non siamo il bancomat del comune di Roma". "Ci saranno inevitabilmente degli aumenti - afferma Claudio Cuomo Presidente Aigo Confesercenti dell'extralberghiero - è questo determinerà il fuori mercato per molte strutture che non saranno più competitive rispetto ad altre città. Molte strutture riconsegneranno l'autorizzazione per diventare totalmente abusive per non versare il contributo e risparmiarsi i numerosi controlli che oggi hanno solo le strutture autorizzate. 24 milioni di euro elargiti dal comune di Roma per il mantenimento dei campi rom". "Assoturismo Confesercenti rincara la dose. La città è allo sbando, sporca, buia, piena di accattoni e in balia di se stessa. Evitare la tassa di soggiorno si può, basta semplicemente abbassare il badget destinato ai campi room che come i media riportano è stato nel 2013 di 24 milioni di euro. Il turismo è una risorsa ed invece di tutelarlo si tutela l'abusivismo e i clan che comandano questa città", conclude la nota.