4 marzo 2014
Cronaca
"Il caso dell'acqua all'arsenico vietata al consumo umano nella zona di Roma Nord rappresenta, secondo l'Adoc, l'ennesimo disservizio pubblico a danno dei romani. L'Associazione invoca un maggiore controllo da parte del pubblico, i servizi devono essere efficienti". Così in una nota l'Adoc.
“I servizi pubblici sono essenziali, ma devono essere efficienti e rispettosi degli utenti – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc – dalla mobilità all'energia, dalla pulizia delle strade ai servizi amministrativi, e non ultimo il caso dell'acqua all'arsenico praticamente tutti i settori pubblici a Roma fanno patire quotidianamente disagi ai cittadini. E' necessario un maggiore controllo da parte del pubblico, il servizio pubblico, la cui importanza è indiscutibile, deve però essere efficiente ed efficace se vuole giustificare la sua presenza, altrimenti causa solo danni inestimabili".