A Roma 70 auto ogni 100 abitanti
8 luglio 2014
Cronaca

Quella italiana è una mobilità affidata quasi esclusivamente all'auto, scelta ricorrente per il 59% delle persone contro una media europea del 35%. Nella Capitale la percentuale subisce un impennata, toccando il 66%. Questo dato, tradotto in cifre, significa che in città, ogni 100 abitanti, circolano 71 autovetture a fronte di una media europea che non arriva a 40. Roma ha quindi più del doppio delle auto di Madrid (32). È quanto emerge dal Rapporto della Fondazione ACI Filippo Caracciolo «Muoversi meglio in città per muovere l'Italia», presentato oggi presso la sede dell'Automobile Club d'Italia da Ennio Cascetta, presidente del comitato scientifico della Fondazione Caracciolo (Centro studi dell'Aci) e Michele Giardiello, direttore studi e ricerche della Fondazione. Sono intervenuti, tra gli altri, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci; Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale; Michele Pompeo Meta e Diego De Lorenzis, rispettivamente presidente e segretario della Commissione trasporti della Camera dei Deputati. L'elevato tasso di motorizzazione comporta un innalzamento del livello di congestione delle aree urbane. Nella Capitale, il costo della congestione supera i 2 miliardi di euro ogni anno (il costo monetario di ogni ora spesa è fornito dall'Ue): 1.005,91 euro per ogni automobilista; 722,75 euro per ogni utente del trasporto pubblico. "I rilevanti fenomeni di congestione, oltre a produrre effetti negativi sui livelli di emissione e sui consumi di carburante - è stato spiegato - comportano anche la perdita di ore spese ogni giorno nel traffico". L'incremento dei tempi di viaggio a Roma è pari al 33%, dato calcolato sulla base di dati "Tom Tom Congestion Index" del 2012. "Il più grande patrimonio storico e artistico dell'umanità è stretto nella morsa di traffico, inquinamento e incidenti", ha commentato Ennio Cascetta, presidente del comitato scientifico della Fondazione Caracciolo (Centro studi dell'Aci), presentando lo studio. Nelle cinque città italiane più trafficate, il valore del tempo sprecato nel traffico è di oltre 5 miliardi di euro, "una cifra - si legge nel rapporto - sufficiente a realizzare qualunque investimento necessario per colmare ritardi e carenze del nostro sistema dei trasporti urbani". Per Cascetta, però, "la competitività, ovvero la capacità di attrarre investimenti e abitanti, dipende dalla qualità della vita e quest'ultima, a sua volta, è legata alla qualità della mobilità urbana. Ci sono ritardi ultradecennali rispetto alle altre città europee da recuperare con un mix intelligente di scelte infrastrutturali, normative, urbanistiche e tecnologiche. Sono necessarie risorse nazionali e locali, ma soprattutto una forte e nuova volontà politica - ha concluso - che metta la questione mobilità urbana al centro delle priorità nazionali".